LA VIA DELL'AMORE..."HYPNEROTOMACHIA POLIFILI"
Dieci installazioni ispirate al Romanzo Rinascimentale "Hypnerotomachia Polifili
Si tratta di un viaggio iniziatico che ha per tema centrale la ricerca della donna amata, metafora di una trasformazione interiore alla ricerca dell'amore platonico. Il tema del viaggio iniziatico richiama alla mente quello di un altro grande romanzo dell'antichità, le Metamorfosi di Apuleio. I continui richiami alle divinità dell'Antica Roma fanno del romanzo un'opera dichiaratamente pagana (si veda, ad esempio, in Polifilo 15 la preghiera a Diespiter, che è l'appellativo con il quale veniva chiamato Giove nelle preghiere pronunciate dai sacerdoti di Stato nell'antica Roma), il che spiega come mai fu stampata anonima e perché recentemente si sia cercato di attribuirla ad altri, ben più noti, umanisti rinascimentali in odore di paganesimo. La storia del libro si svolge nel 1467 e consiste di preziose ed elaborate descrizioni di scene il cui protagonista è Polifilo ("amante di molte cose", dal greco polú, "molto", + philos, "amico, amante"), che vaga in una sorta di paesaggio onirico bucolico-classico in cerca della sua amata, Polia (in greco "molte cose").
Lo psicoanalista Carl Gustav Jung ammirava il libro, ritenendo che le immagini oniriche preannunciassero la sua teoria degli archetipi.
Il libro è pieno di allegorie, rompicapo, crittogrammi e trucchi visivi, oltre che di innumerevoli allusioni al neoplatonismo e alla Kabbalah.
In ogni sua pagina ci sono sottili allusioni al Carro divino, alla buona e alla cattiva inclinazione, ai diversi livelli dell'anima, al rammendo della Creazione, alle sfere dell'albero della vita e a molti dei numeri con un più rilevante significato mistico. Ma c’è un'assenza che sorprende: mentre abbondano i riferimenti alla cultura ebraica e greco-latina, non ci sono allusioni o simboli tipicamente cristiani.
PROGETTO ESPOSITIVO (P)